Giuseppe Dardano nasce a Marcedusa il 18 febbraio 1792 da Panunzio e Caterina Spada, trasferitosi a Napoli fonda e diventa presidente del "Circolo del Progresso”, ritrovo in cui si riunivano gli oppositori di Ferdinando II re del Regno delle Due Sicilie. Di idee liberali partecipò ai moti rivoluzionari del 1848 e per questo fu arrestato e condannato a morte: “Reo di aver provocato con discorsi in luoghi pubblici e con scritti stampati il misfatto di cospirazione e di attentato contro la sicurezza interna dello stato”. Pena poi commutata in ergastolo da scontare presso il carcere di Santo Stefano sull'isola di Ventotene, dove morì il 6 gennaio 1856.

Nel suo libro “Epistolario” Luigi Settembrini, compagno di lotte e di prigionia, lo ricorda così: “Dardano è morto il giorno dell'Epifania: è stato sepolto a spese di pochi fra noi. Era uomo: sia pace alla sua memoria”.

Giuseppe Dardano diede alla stampa due libri, il primo dal titolo: “Prospetto Generale di Riforma del Regno delle Due Sicilie” nel 1832 e il secondo: “Progetto di Costituzione Politica Universale” nel 1848.

 

Progetto di Costituzione Politica Universale

Decisione della Gran Corte di Napoli nella causa degli avvenimenti politici del 1848

Requisitorie e atti di accusa nella causa degli avvenimenti politici del 1848

Da un articolo di giornale del 2 maggio 1848

Il Proclama per il quale Dardano fu arrestato il 13 maggio 1848

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